Intervista AVERARDO ORTA - VICEPRESIDENTE REGIONALE AIOP - PRESIDENTE PROVINCIA BOLOGNA
4 marzo 2025

INTERVISTA AVERARDO ORTA - VICEPRESIDENTE REGIONALE AIOP - PRESIDENTE PROVINCIA BOLOGNA
Bologna: quale è la situazione attuale in cui versa il comparto ospedaliero?
La Città metropolitana ha circa un milione di abitanti e numerose strutture ospedaliere sia pubbliche che private. I punti di forza di questo territorio consistono nella alta specializzazione e nella ampia offerta di prestazioni mentre i principali punti di debolezza sono la scarsità di alloggi e l'elevato costo della vita che contribuiscono ad acuire la già grave carenza del personale sanitario.
Tra liste d’attesa, carenza cronica del personale e aumento del carico delle prestazioni: quali sono le priorità da affrontare?
Credo che sia necessario affrontare simultaneamente sia il tema del personale che quello delle liste d'attesa che sono ovviamente correlati.
Per attrarre professionisti sanitari bisognerebbe rendere disponibili alloggi a prezzo calmierato in prossimità delle strutture ospedaliere e per ridurre le liste d'attesa le strutture accreditate si rendono disponibili fin da ora ad aumentare, anche significativamente, la produzione.
Quale valore secondo lei incarnano le strutture AIOP e qual è il potenziale inespresso?
Le strutture AIOP collaborano da decenni con l'azienda AUSL di Bologna e con il Sistema Sanitario Regionale con risultati davvero straordinari in termini di integrazione e performance e la flessibilità, efficienza, ed economicità che riusciamo ad esprimere costituiscono un importante valore aggiunto per tutto il sistema.
Se necessario le strutture AIOP sono in grado di offrire molte prestazioni in più in tutti i setting purchè questo aumento sia integrato in un progetto di medio lungo periodo.
Qual è il suo auspicio rispetto all’integrazione/collaborazione di AIOP con la REGIONE ER?
Io sono un convinto difensore del Sistema Sanitario Nazionale di cui siamo una componente importante. Difendere il sistema pubblico non significa danneggiare o tagliare le strutture accreditate ma al contrario lavorare su ancora più profonda integrazione fra i vari elementi del sistema e soprattutto fra i diversi setting. Affrontando le complesse sfide che ci attendono a breve con pragmatismo ed evitando facili ideologie potremo certamente mantenere