Intervista ELENA BOTTINELLI - VICEPRESIDENTE REGIONALE SEZIONE OSPEDALIERA

29 ottobre 2024

Intervista ELENA BOTTINELLI - VICEPRESIDENTE REGIONALE SEZIONE OSPEDALIERA

Qual è secondo lei la sfida più importante per la sanità in Emilia-Romagna da qui ai prossimi anni?

 

  • La sfida più importante della sanità dell’Emilia-Romagna dei prossimi anni è quella di adottare nuovi modelli organizzativi che consentano di utilizzare al meglio le risorse disponibili, sfruttando le opportunità delle soluzioni digitali.

Non è realistico pensare che si possano mantenere o addirittura migliorare i livelli di servizio attuali senza incrementare le risorse a disposizione per le tariffe, per i contratti del personale e per i volumi crescenti di prestazioni richieste da una popolazione sempre più anziana e cronica. D’altra parte, la sanità digitale rappresenta uno strumento per raggiungere l’obiettivo di rendere i servizi più accessibili e disponibili per i destinatari e più snelli e agili per gli operatori.

Un settore sanitario più tecnologico e digitale può migliorare il processo di cura e assistenza dei pazienti, riducendo i tempi di attesa e le ospedalizzazioni, garantendo maggiore sicurezza e ottimizzando i costi.

 

 

Qual è il contributo che AIOP può offrire, e che sta offrendo, al sistema sanitario regionale di cui è parte integrante?

 

 

  • Le strutture Aiop hanno il vantaggio di essere la parte flessibile del SSR, come dimostra la risposta che stiamo offrendo al recupero delle liste di attesa chirurgiche o più recentemente la disponibilità data dalle strutture di Bologna per l’accesso diretto dei pazienti alle rx urgenti.  

Le nostre strutture sono disponibili a confrontarsi con la Regione per costruire nuovi modelli organizzativi che possano efficientare il SSR e a collaborare per migliorare l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Non riteniamo invece che il confronto debba avvenire sulla scontistica delle tariffe. 

 

Come vede il rapporto Pubblico-Privato accreditato e in che modo può essere rafforzato?

 

 

  • Credo che nel rapporto pubblico-privato accreditato ci sia un grande potenziale inespresso che può tradursi nel disegno e nella realizzazione di nuovi percorsi per i pazienti che rispondano alle esigenze di tempestività e qualità delle cure e nello stesso tempo mantengano la sostenibilità delle nostre strutture. Siamo pronti a prevedere nostri investimenti, come è avvenuto negli ultimi anni, con una visione a medio termine degli obiettivi della Regione.