INTERVISTA ENRICO FAVA – VICEPRESIDENTE E TESORIERE AIOP ER

25 marzo 2025

INTERVISTA ENRICO FAVA – VICEPRESIDENTE E TESORIERE AIOP ER

INTERVISTA ENRICO FAVA – VICEPRESIDENTE E TESORIERE AIOP ER

 

Quale è la situazione attuale in cui versa il comparto ospedaliero in Emilia-Romagna?

 

Sebbene l’assistenza ospedaliera in Emilia-Romagna si confermi ai vertici in Italia nell’erogare le prestazioni previste dai LEA, quindi come capacità della Regione ad utilizzare le risorse dello Stato, il comparto ospedaliero necessita ancora del completamento delle reti cliniche, del percorso di transizione ospedale-territorio e dei percorsi assistenziali che garantiscano risposte più efficaci e appropriate ai nuovi bisogni di salute. Importantissimo è proseguire nel capillare lavoro sulla sicurezza delle cure. Purtroppo, gli ospedali soffrono ancora molto della carenza di operatori nei pronto soccorso e in altri servizi specialistici interni.

 

Quale valore secondo lei incardinano le strutture AIOP e qual è il potenziale inespresso?

 

Gli Ospedali Privati Accreditati in Emilia-Romagna sono parte integrante ed essenziale della rete di assistenza ospedaliera regionale come dimostrano i dati del bilancio sociale AIOP. Il potenziale inespresso delle 45 strutture associate è enorme perché queste strutture per loro natura hanno una grande capacità operativa come attestato dal ruolo che hanno saputo svolgere nell’ambito dell’emergenza sanitaria Covid-19.

 

Regione ER: qual è il suo auspicio rispetto a questa integrazione/collaborazione da parte di AIOP?

 

L’auspicio è che da parte del decisore pubblico in futuro si possa vedere l’apporto del Privato Accreditato non come speculativo, ma come risorsa su cui investire compensando gli investimenti in servizi e nuove tecnologie del privato con un livello di tariffe adeguate, nel comune obiettivo di ottimizzare i percorsi di cura, l’assistenza territoriale e ospedaliera.

 

Tra liste d’attesa, carenza cronica del personale e aumento del carico delle prestazioni: quali sono le priorità da affrontare in quest’anno?

Le priorità sono esattamente quelle elencate nella domanda, che non sono altro che le diverse conseguenze dell’insufficiente finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale. Aggiungerei due  aspetti secondo me di notevole importanza: anche se qualcosa è stato di recente fatto sul fronte del riconoscimento economico e professionale del personale sanitario non è ancora sufficiente. Infatti a fronte di risorse ingenti impiegate nella formazione scolastica il sistema non riesce a remunerare adeguatamente e ad incentivare percorsi professionalizzanti in grado di trattenere i migliori professionisti; altro aspetto su cui occorre investire è la formazione al fine di una migliore appropriatezza delle prescrizioni diagnostiche.